La legge italiana prevede la presenza obbligatoria di un solo specchietto sul lato sinistro, per moto e scooter che raggiungono velocità inferiori ai 100 Km/h (ovviamente si intende la velocità rilevata in fase di omologazione del mezzo), mentre moto e scooter che superano i 100 Km/h, devono circolare obbligatoriamente con gli specchietti su entrambi i lati.
Secondo la direttiva europea 2003/97/CE, è comunque necessario che il numero di specchietti coincida con quelli presenti in sede di omologazione, ovvero, se il ciclomotore o il motociclo viene omologato con due specchietti, è comunque necessario che li abbia montati entrambi. Il mancato rispetto delle norme può comportare sanzioni fino a 1731€ ed in alcuni casi il il ritiro della carta di circolazione.
Gli specchietti retrovisori per moto e scooter sono composti da quattro parti:
Body: è la parte principale del nostro specchietto, il “corpo” dello specchio.
Specchio: può avere diverse forme, ed è la parte più importante, quella che permette di controllare tutto quello che succede alle spalle.
Asta: è l’elemento di congiunzione tra il manubrio della moto e corpo specchio, il suo design è importante per lo stile dello specchietto stesso.
Sistema di regolazione: alloggia nel body insieme allo specchio, è composto da una sfera che permette la movimentazione manuale dello specchio rispetto all’asta.
Come per molti accessori dedicati alle moto e agli scooter, anche gli specchietti hanno una regolamentazione sulle dimensioni, dettata da una normativa europea che stabilisce le dimensioni minime e massime degli specchietti per moto:
La superficie riflettente non deve essere inferiore a 69 cm2, nel caso di specchietti circolari il diametro della superficie riflettente non deve essere inferiore a 94mm e non deve essere superiore a 150 mm, nel caso di specchi non circolari, la superficie riflettente deve rientrare in un rettangolo di dimensioni 120x120mm.

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